Buonasera carissimi! Oggi vi parlo di un libro che ho appena finita di leggere. Una lettura da cui sono uscita sorpresa!
TITOLO: Lo scrittore eterno muore ogni quarto d'ora
AUTORE: Diego Cocco
PAGINE: 134
PREZZO: 9.90 €
TRAMA: Con uno stile che ricorda il Ginsberg della Beat Generation, Diego ci catapulta nella vita di un autore costretto ad avere a che fare con tutti i paradossi del nostro quotidiano.
Perchè questo libro è innovativo? Perchè combina poesia e prosa in un modo nuovo, aprendo una terza via per la letteratura. La sonorità e la profondità della lirica unita allo spessore e alla fluidità della trama per un testo unico e inconfondibile.
RECENSIONE: Questo libro non è un libro comune. Racconta della vita di un autore nel suo quotidiano, azioni che potrebbero capitare a tutti o fatti a cui ognuno può assistere nel suo quotidiano.
Detta così uno potebbe dirmi: "e allora? Cosa c'è di speciale?"
E io ho la risposta per voi: lo STILE.
Inizialmente, per i primi capitoli, ero mooolto perplessa in quanto non mi sono mai ritrovata davanti ad un libro così e per me era un modo di scrivere assolutamente nuovo, che non conoscevo.
Diego ha uno stile strano, o meglio particolare, talmente particolare che è risultato piacevole e mi ha colpita positivamente!
Uno stile in cui unisce prosa e poesia creando questo nuovo insieme, all'apparenza così diverso ma che se lo guardi con un altro ochio risulta geniale e assolutamente innovativo!
"Caro amico,
come avrai capito non mi piacciono le descrizioni, le descrizioni noiose dei personaggi che ruotano intorno a quello che scrivo."
"Se ti aspettavi il solito libro non avrai fatto in tempo
a leggere queste righe
piegate dal ritmo."
"Guardo questo mondoe lo descrivo cercando di non farmi scappare niente"
"Mi diranno
che non è vendibile
e io risponderò che parla di vita vera
e la vita vera fa paura e spesso non si comprende."
Non vi posso dire molto della trama perchè vi rovinerei la lettura e fidatevi, merita! Perciò vi lascio solamente delle citazioni che mi sono piaciute all'interno del libro infatti alcune di esse le custodirò gelosamente.
"Siamo anime sferzate dal vento nero della decadenza e ci perdiamo dentro le composizioni."
"Alcune luci si offuscano e altre riflettono baglior indecisi nello stagno.
Io sono dentro
io annego con le parole e il suono di un pianoforte che cresce."
"Ci sono contrattempi positivi
e contrattempi meno tollerabili,
come un'etichetta bianca che vuole mettersi in mostra sul dietro di un abito scuro."
"Come vedi, caro amico, è tutto collegato.
Ci sono partenze che fanno male e partenze che lasciano quasi indifferenti per via della promessa del ritorno stampata su un bacio."
"Anche la speranza si può condividere: in fin dei conti è poco lontana dal sogno."
Deve essere un libro interessante 😊
RispondiElimina